Qui nel Regno Unito, abbiamo la fortuna di avere numerose fiere ed eventi legati all’e-commerce. Uno dei più grandi è l’eCommerce Expo, la cui edizione 2024 si terrà il 18 e 19 settembre all’ExCeL di Londra.
Anche grazie ai miei precedenti datori di lavoro, ho avuto la fortuna di partecipare a varie fiere, incluso il grandioso Imagine 2018 a Las Vegas, ai tempi in cui Magento non era ancora Adobe Commerce. Sempre qui in UK ho anche partecipato a precedenti edizioni dell’eCommerce Expo e all’IRX.
Ora che sono libero professionista (e mi finanzio le trasferte), vivendo a Edimburgo e non più vicino a Londra, mi chiedo: ha davvero senso partecipare a fiere di e-commerce, soprattutto in un settore che si vanta di poter operare altrettanto bene da remoto quanto in presenza?
Le informazioni presenti in fiera non sono sempre disponibili online.
Alcune aziende preferiscono rivelare alcuni dati solo in modo controllato, e la fiera è un occasione perfetta. Ricordo, ad esempio, una presentazione di Internet Retailing sullo stato dell’e-commerce nel Regno Unito. La loro presentazione era ricca di informazioni interessanti estratte dal loro ultimo report che sarebbe stato accessibile solo a pagamento.
Anche un’agenzia, incontrata di persona, potrebbe essere disposta a parlare più apertamente progetti, costi, o risultati, di quanto non vorrebbe fare online (e svelare dati anche ai suoi concorrenti).
Certo, molte informazioni disponibili ad una fiere spesso sono anche disponibili online – fornitori ed aziende useranno gli stessi contenuti più volte, a seconda del loro piano marketing. Tuttavia, c’è un tipo di informazione che si trova solo in fiera: la comunicazione non verbale. Per quanto mi riguarda, il giusto “fit” fra clienti e fornitori, e anche fra tecnologie, si basa anche sul lato umano. E le fiere permettono di incontrare di persona i team dei fornitori, offrendo un’esperienza che è difficile replicare da remoto.
Perché partecipare a una fiera? Diversi punti di vista
Un e-commerce manager o un merchant che usa il commercio elettronico per vendere all’ingrosso o al dettaglio, e che vuole restare aggiornato anche solo sulle tendenze di mercato, trova in fiera molti spunti interessanti. Le fiere sono ottime per scoprire case studies, prodotti e soluzioni all’avanguardia. Questo è particolarmente utile per chi si trova a scegliere nuove tecnologie o fornitori.
Per un’agenzia di sviluppo o un fornitore di servizi tecnologici, esporre a una fiera rappresenta un’opportunità per promuovere efficacemente il proprio brand. Dimostrare la capacità di sostenere i costi di una fiera può conferire prestigio e credibilità. Tuttavia, il ritorno sull’investimento non è garantito: spesso la conversione da contatti raccolti in fiera a clienti paganti è bassa. Certo un grosso cliente può fare la differenza, ma vale la pena esporre in fiera solo quando si dispone già di un processo di marketing e vendite rodato e che includa il nurturing delle lead – i contatti vorranno parlare ancora, paragonare competitors, etc.
Partecipare senza uno stand è invece la situazione più difficile per qualsiasi fornitore. Anche se si è abili nel generare conversazioni, è fondamentale incontrare qualcuno alla ricerca del nostro tipo di servizio. Questa attività tende a produrre tassi di conversione molto bassi.
Chi espone all’eCommerce Expo 2024?
Dando uno sguardo alle categorie di espositori, vedo:
- Dominanza dell’eCommerce internazionale: Con 43 espositori, questa categoria si distingue, evidenziando la crescente portata globale delle imprese online e l’interesse dei rivenditori per espandersi oltre confine.
- Logistica e consegna: 38 espositori indicano un forte focus su spedizioni e resi, sottolineando l’importanza dell’efficienza logistica nella catena del valore e-commerce.
- Soluzioni focalizzate sul cliente: La presenza di 30 espositori relativi al “Customer Journey” e 26 concentrati sulla Customer Experience e personalizzazione evidenzia la rilevanza di questa ampia categoria.
Non serve essere il mago Otelma per prevedere che molte di queste soluzioni integreranno l’intelligenza artificiale in vari modi. Vedo anche alcuni espositori italiani, quindi ecco un mini-boost SEO a loro!
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Le conferenze in fiera
Per mia esperienza, le conferenze alle fiere possono essere un’arma a doppio taglio. Alcune possono essere estremamente interessanti, mentre altre sono sfacciatamente orientate alla vendita. È difficile fare previsioni su quali conferenze possano essere più o meno rilevanti, soprattutto perché l’interesse varia a seconda del relatore e del contesto. Personalmente, preferisco ascoltare fornitori che presentano una case history insieme a un loro cliente (segno di soddisfazione e fiducia) o le grandi aziende, poiché i relatori di queste ultime hanno spesso tempo e risorse per preparare interventi ricchi di dati, inaccessibili ai più piccoli.
Guardando il programma dell’eCommerce Expo vedo sicuramente cose interessanti. Anche se il calendario è un po’ incasinato a causa dell’abitudine degli organizzatori di combinare due fiere nello stesso edificio, in questo caso il Technology for Marketing, vedo saltar fuori contributi interessanti come Dr Dave Chaffey, Co-Founder di Smart Insights, e il suo “The Future of Digital Marketing 2025: Supporting the AI-assisted marketer”. Ma vi incoraggio a guardare approfonditamente che ne vale la pena.
In conclusione
Andare alle fiere è molto interessante. Per fortuna Edinburgo è ben collegata con Londra, ho preso i biglietti!
Pensi di andare? Se si, fammi un fischio e magari ci incontriamo per un buon the caldo.
